Kos

Grecia

Clicca sulle foto per ingrandirle
Dopo un anno di escursioni montane, ci stà anche un pò di mare...


Questa è la spiaggia di Lambi, il paese dove avevamo l'hotel,
posto vicino alla città di Kos, nel Nord-Est dell'isola.

Abbiamo notato che le spiagge poste ad Est e a Sud sono molto ventilate
rispetto a quelle che si trovano a Nord e ad Ovest.

La spiaggia di Psalidi

Per girare e visitare l'isola, io e i miei amici, abbiamo deciso di noleggiare
due scooter, un mezzo comodo ed economico. Anche se la maggior parte
della gente che si vede per strada è senza casco, per legge questo è obbligatorio.

Questa, è la spiaggia di Agios Stefanos. Molto bella.
Si trova a Sud-Ovest, nelle vicinanze di Paradise bay.



Oltre alla limpidezza dell'acqua e alle rovine greche, la particolarità di questo
luogo, è che si può arrivare sull'isolotto di fronte alla spiaggia a nuoto.
Una volta lì, bisogna salire alla chiesetta e suonare la campanella che è posta fuori.


Successivamente, con i motorini ci siamo spostati sull'estrema costa Ovest
fino ad arrivare alla spiaggia di Agios Theologos. Molto ventosa come area.


Noi e i nostri mezzi alle terme di Empros.
Nella foto sopra a sinistra: io, Giacomo, Daniele e Tommaso.


Una panoramica sul porto della città di Kos.



Il castello.









Terminata la visita al castello, data la luce e i bei contrasti, ritorno
tra le vie della città per quattro passi e sopratutto per scattare qualche bella foto di ricordo.



La moschea posta nella piazza centrale di Kos.

Il mercato coperto.


La zona del porto e le vie centrali sono piene di locali, ristoranti, negozi in cui vendono
qualsiasi genere di prodotti, spezie, abbiagliamento, oggettistica, giocattoli.

I tanti gatti randagi...




In prossimità del paese di Tigaki cè un bellissimo e immenso lago salato, l'Alykes salt lake.

Per pranzo decidiamo di andare a mangiare in qualche locanda tipica a Zia,
un piccolo paese posto alla base di quel gruppo montuoso che si vede in queste foto.


La siaggia di Tigaki, sulla costa Nord.



Eccoci a Zia.




Nel pomeriggio, per smaltire il pranzo, io e Tommaso ci incamminiamo
verso il Monte Dikeo, chiamato anche Oromedon, la cima più alta dell'isola.



La vista che si gode dai 1100m di altezza della montagna greca.


Tommaso ed io in cima!


Oltre ad una bella e caratteristica chiesina, in cima, come sulla maggiorparte dei
nostri monti, troviamo anche la croce di vetta ed un ampio bivacco.