Via Uomini e Topi

Val di Mello
Provincia di Sondrio

Località di partenza: San Martino (frazione di Valmasino)
Sviluppo della via: 250m
Difficoltà: AD (IV+)
Rifugi sul percorso: Gatto Rosso, Luna Nascente, Mello, Rasega

Clicca sulle foto per ingrandirle


Giunti nella splendida Val di Mello, mediante comodo sentiero
oppure mediante bus navetta a pagamento, ci incamminiamo in
direzione del fondo Valle fino ad arrivare al Rifugio Rasega.



Da qui si continua il percorso nella medesima direzione per circa 15 minuti.
Ci alziamo di quota gradualmente e dopo aver oltrepassato un ponte in legno
(vedere foto sopra a destra) e superato un paio di tornanti, vediamo sulla nos-
tra sinistra le placche appoggiate dove ha inizio la via da arrampicata scelta.


La cordata!
Da sinistra a destra: io, Fabio e Massimo.



Partiamo salendo nel centro della semplice placca. Al termine del primo tiro è
possibile attraversare a destra (linea originale spesso bagnata) oppure proseguire
diritti fino a raggiungere la seconda sosta e successivamente una fessura obliqua
che, piegando a destra, conduce alla terza sosta (attrezzata a cordini sul tronco di
un albero). Nonostante le difficoltà dell'arrampicata siano contenute, consiglio
di prestare sempre attenzione nella progressione, sopratutto durante i traversi!


Superati alcuni scivolosi ciuffi d'erba, attacchiamo la placca di destra fino a
raggiungere il suo termine. Concluso il quarto tiro ci addentriamo nel bosco.



Le relazioni del percorso trovate in internet non risultano sempre
chiare e a volte, dato l'ambiente similare in ogni sua direzione, è
facile fare confusione e non capire l'esatta direzione da prendere.

Oltrepassato il bosco con una breve camminata in piano (quinto tiro),
attrezziamo una sosta su un albero e attraversiamo orizzontalmente
alcune roccette in modo da guadagnare la lunghezza successiva. In questo
tratto la roccia è ricoperta da vecchio muschio e da pungenti aghi di pino.



Arrampichiamo ora su una placca pulita, caratterizzata da una parti-
colare spaccatura a forma di arco posta a pochi metri dalla sosta. Ci
troviamo nei pressi dell'Oasi, un'area con un  albero di diversa specie
che spunta nel centro della placca e che da il nome al luogo in cui ci
troviamo, appunto la Placca dell'Oasi (vedere foto sotto a sinistra).


Iniziamo il settimo tiro. Non si può più sbagliare, le pareti da
scalare sono tutte una di seguito all'altra. Le difficoltà aumen-
tano di poco, maggiore pendenza ma anche qualche fessura
in più dove mettere le protezioni,oltre alle mani e ai piedi.


Proseguiamo sull'ottava lunghezza puntando alla cima dello spigolo destro.


Si risale il piccolo diedro appoggiato per poi seguire a destra
lungo una spalla di roccia che va a spianare fino a incontrare un
muro verticale alto circa 3 metri con una spaccatura in mezzo.


Affrontiamo la fessura, forse il punto più tecnico e difficile del
percorso, e dopo averla superata risaliamo il breve pendio che ci
separa dalla sosta finale (attrezzata a cordini sul tronco di un albero).


Concludiamo sorridenti e felici questo storico itinerario, aperto nel
1977 da G. Miotti. Una Via "facile", rispetto alle altre presenti in Val
di Mello, e per questo spesso frequentata e utilizzata nei corsi roccia.


La discesa è possibile effettuarla seguendo alcune tracce di sentiero ma può
risultare difficoltoso ed è facile scivolare. Sotto consiglio di una coppia di
ragazzi conosciuti durante l'arrampicata, decidiamo invece di calarci lungo
l'itinerario di salita fino  a raggiungere la sosta del sesto tiro (zona Oasi). Da
lì scendiamo diretti verso il bosco sottostante (Via Baader) ritrovando così
il sentiero che ci condurrà di nuovo al Rifugio Rasega e poi a San Martino.